PINSA ROMANA

La Pinsa, è una leggerissima e croccante schiacciatina, da farcire con ingredienti vari.

Le sue origini risalgono, all’antica Roma, quando i contadini, con acqua, scarti di farine grezze, cereali ed erbe aromatiche, preparavano impasti che cuocevano su pietra, ottenendo croccanti focacce, dalla forma allungata.

Oggi, l’impasto, è formato da un perfetto mix tra farina di riso, di mais e di frumento tipo 0, con l’aggiunta di pasta acida essiccata.

Non è facile ottenere un buon mix, se non si è del mestiere, tant’è che esiste in commercio la farina per la pinsa, perfettamente proporzionata.

Grazie alla lunga lievitazione ed alla composizione dell’impasto, si ottiene un prodotto molto leggero e digeribile. Un piacere assaporarlo sia con salumi, sia con verdura. Un’esperienza gastronomica da non perdere!

E’ un prodotto facilmente reperibile ed è anche molto semplice da preparare in casa.

Si può infornare già condita, come si farebbe con una pizza, oppure, come in questo caso, condirla dopo la cottura.

INGREDIENTI PER 2 PINSE:

500 gr Farina per Pinsa Oppure: 400 gr Farina 0 – 25 gr Farina di soia – 75 gr Farina di Riso

375 ml di Acqua Fredda

4 gr Lievito di Birra secco

1 Cucchiaino di Zucchero

1 Cucchiaino di sale

2 Cucchiai di Olio Evo

Semi di Finocchio (facoltativo)

Basilico (facoltativo)

PER FARCIRE:

Pomodorini q.b.

Carciofini sott’olio q.b.

Scaglie di Parmigiano q.b.

Origano q.b.

Sale q.b.

Olio Evo q.b.

PROCEDIMENTO:

In planetaria, unire tutte le farine, il lievito e lo zucchero ed azionare la macchina a bassa velocità.

Io, a questo punto, ho aggiunto anche qualche cucchiaino di semi di Finocchio, e qualche fogliolina di basilico sminuzzata, che danno all’impasto un piacevole gusto e profumo.

Versare l’acqua, lasciandone da parte la quantità di un bicchiere, che verrà aggiunta successivamente.

Lavorare con la planetaria, aumentando leggermente la velocità, fino ad assorbire tutta l’acqua.

Aggiungere il sale, il resto dell’acqua fredda e l’olio Evo. Lavorare altri 5 minuti e lasciare riposare l’impasto per circa 15 minuti. Trascorso questo tempo, azionare nuovamente la planetaria, per altri 5 minuti, poi, trasferire l’impasto, in un recipiente capiente, coperto da pellicola. Lasciare lievitare per un’ora, e riporre in frigo per 24 ore.

Il giorno dopo, estrarre dal frigo l’impasto, trasferirlo su un piano da lavoro, spolverizzato di farina di riso o di semola, e dividerlo in due parti. Formare dei panetti e lasciarli lievitare per almeno 3 ore, a temperatura ambiente, coperti da un canovaccio.

Una volta raddoppiati di volume, formare le pinse, stendendo l’impasto con la punta delle dita, ottenendo la caratteristica forma.

Trasferire su teglia da forno, rivestita di carta forno e lasciare lievitare ancora per un’ora.

Una volta lievitate, spennellare con olio evo e prezzemolo (quest’ultimo è facoltativo). Infornare alla massima temperatura per circa 15 minuti

Mentre le pinse sono in cottura, lavare e tagliare i pomodorini. Riporli in una ciotola e condirli con olio Evo, sale ed origano.

Quando le pinse saranno pronte, sfornarle e lasciarle raffreddare leggermente.

Condire con i pomodorini ed il resto degli ingredienti.

Gustarle calde o fredde